“Il lavoro della musica”: dal suo amore per lo strumento, Buttafuoco racconterà i propri inizi e la sua carriera musicale, focalizzandosi sul suo percorso di crescita e raccontando i “ruoli” che ruotano attorno al mondo delle musica: dal compositore all’editore, dall’ufficio stampa al marketing. Una vera e propria masterclass per capire cosa significa lavorare (con successo) nel mondo della musica. Al termine, si esibiranno alcuni studenti del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo.

Il concerto vedrà protagonista il Maestro Giulio Tampalini, chitarrista bresciano di fama internazionale e vincitore dei più importanti concorsi chitarristici al mondo, e il Quartetto Bazzini, composto Gabriele (violino), Camilla Squassina (violino), Valentina Ponzanelli (viola) e Federico Bianchetti (violoncello). Durante la serata verranno proposti alcune delle più importanti opere di Donizetti, Margola e Facchinetti, compositori delle terre bergamasche e bresciane conosciuti in tutto il mondo. Un omaggio “classico” alla ricchezza dei due territori!

La città di Bergamo avrà il piacere di ospitare Paco Serrano, uno dei chitarristi più conosciuti e apprezzati al mondo e portavoce della chitarra flamenca a livello internazionale. Il concerto sarà un vero e proprio viaggio nell’animo del flamenco, con sorprese musicali che contamineranno i generi e i compositori, tra i quali interpretazioni delle musiche di Donizetti, qui eccezionalmente interpretato in chiave flamenca.

Domenica 21 maggio, Brescia si colorerà dell’entusiasmo e della magia delle chitarre di Zoran Starcevic, Nikola Starcevic e Zeljko Starcevic, un trio serbo attivo da 20 anni che dedica tutte le sue energia alla promozione della chitarra in ambito internazionale, valorizzando le musiche dell’area balcanica, dell’Europa orientale e portando un messaggio di universalità e pace attraverso le sei corde. A Brescia, i fratelli Starcevic uniranno le musiche della loro tradizione con le musiche dei compositori bresciani in un mix esplosivo e coinvolgente. Nikola Starcevic è anche un apprezzato compositore: le sue opere sono eseguite regolarmente da chitarristi di tutto il mondo. Ha dedicato al Maestro Giulio Tampalini il pezzo “Asiana III”.

“Storia della Chitarra a Brescia e Bergamo”: il convegno consentirà agli studenti di scoprire dei veri e propri tesori musicali nascosti delle nostre terre attraverso le parole del Maestro Giovanni Podera, uno dei chitarristi bergamaschi più noti e apprezzati, curatore del Fondo Benvenuto Terzi alla Biblioteca Mai di Bergamo. Il Fondo raccoglie l’intera eredità musicale di Benvenuto Terzi, uno dei musicisti bergamaschi più famosi di sempre. In modo particolare, il Maestro Podera illustrerà la storia della chitarra nelle due province, partendo proprio dalla ricca testimonianza del Fondo Terzi, che, oltre a strumenti, custodisce carteggi privati tra il chitarrista bergamasco e Andrés Segovia (il chitarrista più famoso di sempre e coluì che rivoluzionò il mondo delle sei corde) e Miguel Llobet.

Al termine si esibiranno gli studenti del Conservatorio Marenzio di Brescia e del Liceo Gambara.

La chitarra è sempre stata uno strumento trasgressivo e provocatorio; amato da tanti ma anche “osteggiato” da molti all’interno dei passaggi generazionali e delle trasformazioni di genere che la musica ha subito dagli anni ’50 ad oggi. Dal Beat, al Rock, al Punk, al Metal, al Jazz, alla Fusion, la chitarra ha sempre ricoperto un ruolo di primissimo piano essendo in grado di trasformarsi e rinnovarsi costantemente scoprendo sfumature timbriche diverse. In questo recital Filadelfo Castro ed il suo trio (Filadelfo Castro: Guitars – Eugenio Ventimiglia: Drums – Daniele Sala: Bass) ripercorrono alcune delle tappe essenziali di questa trasformazione attraverso alcuni dei brani che hanno fatto la storia dello strumento (Jimi Hendrix, Pat Metheny, John Scofield, Robben Ford, Kurt Rosenwinkel etc.) e alcune composizioni originali che guarderanno al futuro di questo meraviglioso strumento. Filadelfo Castro nasce a Como nel 1976 e studia chitarra classica con il Maestro Guido Fichtner e chitarra moderna frequentando stage e Masterclass con musicisti di fama internazionale. Castro ha composto l’inno dell’Associazione La Passione di Yara ODV, da sempre legata al territorio in una rete virtuosa tra associazioni come la Casa di Leo.

ELASTIC BLUES nasce per celebrare i 60 anni e i 40 anni di carriera di Paolo Bonfanti, uno dei nomi più importanti del blues in Italia e non solo. Settanta minuti di musica con 15 brani inediti (ed una sola cover) a cui hanno partecipato 40 musicisti, ognuno dei quali ha percorso un tratto di questa lunga strada. Insieme a Gavino Loche, Bonfanti, che ha collaborato con i più grandi chitarristi del mondo, presenterà questi brani che spaziano dal blues al cantautorato, dal rock al funk alla psichedelia con proverbiale spensieratezza ed incisività. Anche questo duo sarà chiamato alla sfida di interpretare le musiche della tradizione bergamasca e bresciana in chiave blues.

La giornalista Laura Arrighetti intervisterà il noto comico, conduttore televisivo, cantante e attore Enzo Iacchetti, grandissimo appassionato delle sei corde e protagonista di una brillantissima carriera partita proprio dal dono di una chitarra. Una testimonianza (vincente) di vita e di riscatti, durante la quale Iacchetti racconterà agli studenti le difficoltà degli inizi, gli aneddoti della sua lunga carriera e come una grande passione può rivelarsi l’elemento chiave per il proprio futuro. Iacchetti, colpito dal dolore che il Covid ha provocato nelle terre di Bergamo e Brescia, ha deciso di mettersi a disposizione dell’Associazione La Passione di Yara come testimonial di “passione”.

Storie fantasiose e vicende accadute di una musica che è civiltà, esperienza individuale, pensiero, creazione. In cammino con Duke Ellington, Harry Carney, Lester Young, Chet Baker, Miles Davis, Herbie Hancok. I testi, liberamente ispirati a Natura morta con custodia di sax di Geoff Dyer, accompagneranno brani originali e non, arrangiati per tromba e chitarra. In macchina con Il Duca e l’autista baritono Harry Carney negli interminabili tratti da una città all’altra per suonare ancora una volta la libertà che il jazz rappresenta per musicisti e appassionati. Riflessioni sulla vita, sul paesaggio, sulla relazione tra gli artisti, sull’evoluzione di una musica senza tempo.       

Matteo Vertua è uno dei ragazzi sostenuti dall’Associazione La Passione di Yara di Bergamo.

In un mondo di musica elettronica e iperprodotta, Sara Berni e Daniele Bazzani ridefiniscono il concetto di ensemble voce e chitarra acustica. La chitarra Fingerstyle, fra improvvisazione e arrangiamenti, assume un ruolo nuovo nell’accompagnamento di una delle voci più espressive e apprezzate del panorama nazionale e internazionale. Berni e Bazzani hanno iniziato la loro collaborazione nel 2017 ripercorrendo gli ultimi 50 anni della musica che ha cambiato le nostre vite in una sorprendente rivisitazione acustica di Hits mondiali giunte al #1 di Billboard, la più importante classifica musicale statunitense. Gli artisti si caleranno anche nel tessuto musicale locale, con alcune interpretazioni inedite e studiate appositamente per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Il duo non è solo un progetto di musica dal vivo, è anche un innovativo progetto didattico interamente dedicato all’arte del duo musicale per scuole e luoghi di cultura. Alla serata verranno invitati a partecipare gli studenti del plesso scolastico di Spirano e le associazioni del territorio.
Reno Brandoni è un chitarrista e scrittore italiano. Tra i massimi esperti delle sei corde in Italia, a Spirano introdurrà la serata conclusiva del Festival e presenterà il programma del concerto.